Truteramin 1

fig.1
fig.1

E' la versione sarda, un pò modificata, del "Tegliamin" di Luciano Loria che troviamo nel sito "Le radio di Sophie" ; Lui ha usato una teglia, io una trutera (fig.1) che altro non è che una teglia sarda o, per meglio dire, "Trutera"  è il nome sardo della teglia.

Lo schema (fig.1) comprende anche l'amplificazione finale ottenuta con un triodo di una delle tre ECC82 utilizzate.

Mi son detto, visto che nel Tegliamin c'è una sezione di triodo inutilizzata, perchè non utilizzarla come finale? vediamo che succede.

E così è venuta fuori questa cosa che , miracolo dei miracoli, produce qualche suono.

Però non mi va, il circuito di controllo del volume non funziona a dovere, modifica infatti non solo il volume, ma anche il tono.

Ho deciso allora di eliminare tale circuito, in rosso in fig.2, e le cose vanno molto meglio.

Quando avrò un pò di tempo ed avrò scoperto il motivo del cattivo funzionamento ripristinerò il circuito del volume.

In un primo tempo avevo pensato di alimentare il tutto a 12 volt , filamenti e anodica, visto che avevo già realizzato con tale tipo di alimentazione e con uscita in altoparlante, "Tina2" con 2 ECC82 , ma poi dopo le prime prove, ho rinunciato .

Insomma questo Truteramin si basa sul funzionamento del Theremin, uno strumento musicale elettronico , anzi il primo strumento musicale elettronico,inventato nel 1919 da uno scienziato/musicita Sovietico .

Lo strumento è costituito essenzialmente dal corpo centrale e da una antenna verticale di intonazione avvicinando una mano alla quale e muovendola senza mai toccarla, il musicista riesce a produrre delle incredibili melodie.

Si può aggiungere una seconda antenna orizzontale che permette la variazione del volume muovendo nelle sue vicinanzze l'altra mano.

Suonare il theremin è estremamente complicato, sembra impossibile senza aver nessun tasto o che altro da toccare, trovare nell'aria, nelle immediate vicinanze delle antenne,le note cercate col semplice movimento delle mani.

 

fig.2
fig.2

come funziona

Prendiamo a riferimento lo schema di fig.2.

Un primo oscillatore  costituito dal triodo (1-2-3- celeste),  da un' induttanza con presa catodica e dal condensatore fisso da 368 pF, al quale è collegata l'antenna verticale di intonazione, produce un' oscillazione di circa 330 KHz che, attraverso un condensatore di 22pF, inietta nella griglia del mixer  (triodo azzurro 1-2-3).

Un secondo oscillatore  costituito dal triodo (6-7-8- azzurro)  da un' induttanza con presa catodica , dal condensatore fisso da 368 pF e da un condensatore variabile di 9-30 pF , produce un' oscillazione di circa 330 KHz che, attraverso un ondensatore di 22pF, inietta nella griglia del mixer  (triodo azzurro 1-2-3).

Nella griglia del triodo azzurro 1-2-3 mi trovo la somma  (660 KHz) e la differenza (0 KHz) delle due tensioni oscillanti di cui si è detto.

Se avvicino la mano all'antenna verticale si verificherà una  variazione di capacità nel primo circuito oscillante e ciò farà variale la frequenza dell'oscillazione; nella griglia del mixer avrò sempre la somma e la differenza delle due frequenze ma in questo caso la differenza non sarà più pari a zero ma assumerà un valore ad audio frequenza variabile fra i 20 ed i 20.000KHz, dovuta al battimento delle due frequenze, quella variata del primo oscillatore e quella costante del secondo.

Nell'anodo del mixer avrò pertanto la frequenza somma che attraverso il condensatore di 1nF si scaricherà a massa e la frequenza differenza che attraverso il condensatore di 100nF giunge  alla griglia del triodo viola 1-2-3.

  Il segnale amplificato dalla placca 2 di tale triodo, viene prelevato da un potenziometro di volume e , attraverso un condensatore di 100nF, giunge alla griglia del triodo finale.

L'accoppiamento fra la finale ed l'altoparlante avviene grazie ad un trasformatore d'uscita.

Il terzo oscillatore, che fa capo al triodo viola 6-7-8 e che è collegato all'antenna orizzontale di volume, genera una tensione oscillante che attraverso il filtro ceramico da 455 KHz passa alla griglia 2 del triodo viola dopo essere stata duplicata e raddrizzata dai due diodi al germanio  (vedi duplicatore di tensione).

Quando si ha il perfetto accordo a 455 KHz  fra l'oscillatore ed il filtro ceramico, si ha anche il massimo trasferimento di segnale, una diminuzione della polarizzazione della griglia 2 (diventa più negativa) e quindi il livello minimo di volume.

Quindi,  muovendo la mano in prossimità dell'antenna orizzontale varia la frequenza di oscillazione, la tensione trasferita attraverso il filtro diminuisce ed  aumenta la polarizzazione della griglia due (diventa meno negativa) con conseguente aumento del volume.

In questa realizzazione, come ho già detto,  ho eliminato il controllo del volume che mi ha creato qualche problema e che  non è strettamente necessario per il funzionamento dello strumento. 

prova d'ascolto

galleria fotografica