finalmente

ad28 - radio ad amplificazione diretta a reazione, onde corte, autocostruita-

Ho iniziato a costruirla , poi l'ho messa da parte, poi l'ho ripresa , poi da parte poi ripresa .......insomma non mi veniva voglia di completarla.

Alla fine  ho deciso  ed è venuta fuori questa roba qui......... "Finalmente".

E' una radio molto semplice, ad amplificazione diretta, a reazione ad onde corte.

SCHEMA
fig.1
fig.2
fig.2

 in fig.2 è rappreasentata la bobina; essa è suddivisa in 3 parti.

Quella che fa capo ai terminali 1-2 è la bobina d'aereo, quella che fa capo ai terminali 4-5 è la bobina di sintonizzazione ed ha un'induttanza di circa 12 μH ed infine quella che fa capo ai terminali 7-8 è la bobina di reazione.

Ho utilizzato del filo Litz per ridurre l'effetto pelle che che è notevole date le frequenze in gioco.

Il filo litz è costituito da un notevole numero di fili di rame smaltato intrecciati e ricoperto da un rivestimento in cotone.. il diametro esterno è di 0,,63mm.

 Il condensatore di sintonia ad aria ha una capacità minima di 10pF ed una massima di 100pF; è stato montato in serie ad un condensatore di 100 pF in modo che la  capacità totale possa variare varia fra 9 e 50 pF ; possono essere sintonizzate frequenze fra 6,5  ed i 15.3  MHz.

Per il calcolo dell'induttanza si può utilizzare il file riportato nel capitolo:

" bobine: calcolo 'induttanza".

Per verificare le condizioni di risonanza si vada nell'apposito capitolo :

"calcolo delle condizioni di risonanza".

  

fig.3
fig.3

La tensione di qualche centinaio di micro Volt captata dall'antenna attraverso la bobina 1-2 passa per induzione nella bobina 4-5 amplificata del rapporto fra le spire pari a 3; supponendo che il coefficiente di qualità del circuito accordato sia pari a 100, in griglia avrò una tensione 100 volte maggiore.

Ora, supponendo che la tensione captata dall'antenna sia pari a 200 micro Volt, nella griglia di controllo della 6K7 avrò una tensione pari a 0,06V.

Supponendo di non avere reazione vediamo quanto questa tensione viene amplificata dalla valvola.

Ipotizzando  (vedi fig.3)  che il punto di lavoro sia Ia= 10mA, Va=45V otteniamo una resistenza interna Ri di 35.000Ω ed una pendenza G di 1mA/V .

otteniamo dunque  μ = Ri x G = 35

Nota la Vcc ed il punto di lavoro si ricava la Imax e quindi la Rc che risulta pari a 7.500 Ω

L'amplificazione dello stadio A risulta :

A=μ x( Rc/(Rc +Ri)) = 35 x 0,18 = 6,3

Nella placca  della 6K7 avrò dunque una tensione pari a 6,3 x 0,06 = 0,378 V.

Vediamo cosa succede quando interviene la reazione.....

fig.4
fig.4

 Quando βA = 1 siamo al punto di innesco  (vedi reazione) , innesco che avviene quando

β= 1/A = 1/6,3= 0,158.

In queste condizioni , dette di agganciamento,  la tensione Vr diventa pari a βVa dove Va è la tensione di placca pari a 0,378 V.

Allora

Vr = 0,158 x 0,378 = 0,06 V.

Questa tensione è pari alla tensione eindotta dalla bobina di reazione nel circuito di risonanza LC d'ingresso che ha un coefficiente Q (fattore di merito) , come abbiamo detto pari a 100.

Allora  e= Vr/Q = 0,06/100 = 0,6 mV.

Pertanto la tensione all'ingresso aumenta e diventa:
Vg= Vi + Vr = Vi / (1-βK) .

Come si nota al tendere di βK al valore di 1Vtende all'infinito.

Insomma facendo variare β agendo sul condensatore che regola la reazione posso ottenere in prossimità del punto di innesco dei valori molto alti di amplificazione.

prove d'ascolto

Ho captato  una trasmissione in FM, trasmessa col mio trasmettitore autocostriito ,in modulazione  di ampiezza , 7.000 KHz,  ed una , sempre intorno ai 40 m,t ed ovviamente in modulazione di ampiezza ,trasmessa dalla cina..

Le prove sono state eseguite alle 9 del mattino.

Dalle 9 alle 17 non capto alcuna stazione radio a meno che non vanga da me trasmessa col mio autocostruito; dalle 17 in poi riesco a ricevere tante trasmissioni intorno ai 40 mt.

galleria fotografica