Incazzata

ad5- radio ad amplificazione diretta a reazione - autocostruita -

fig.1
fig.1

Ecco un'altra radio a reazione che, rispetto alla  "Zapuleddu", presenta qualche differenza.

la reazione in questo caso viene regolata da un condensatore variabile ad aria da 400pf mantenendo fissa l'induttanza.

La rivelazione a falla di griglia è la medesima, ma il segnale rivelato viene , in questo caso preamplificato dalla 6SQ7 prima di essere inoltrato alla finale.

  L'accoppiamento poi con la finale è a resistenza e capacità invece che a trsformatore.

Questa radio è più complessa della " espresso " e presenta qualche difficoltà nella regolazione, ma quando si riesce finalmente a regolare la reazione il suono è chiaro e potente; ci vuole un pò di pazienza.

 

Ecco lo schema (fig.2):

fig.2
fig.2

circuito a radio frequenza e circuito rivelatore

fig.3
fig.3

Il segnale viene captato dall'antenna e, attraverso un condensatore di 2000 pF attraversa la bobina d'aereo L1 da 70 μH che induce una corrente nella bobina di sintonia L2  da 345 μH con in parallelo un condensatore variabile da 30/ 300 pF  che riescono a sintonizzare frequenze comprese fra i  500 ed i 1600 KHz (onde medie).

Per il calcolo delle condizioni di risonanza si è utilizzato il file ris.xls nel quale sono poste in relazione L,C,f e λ.

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calcolo delle condizioni di risonanza
Nella tabella sono poste in relazione C,L,f,λ , nel rispetto dell'uguaglianza, in condizioni di risonanza, della reattanza induttiva e di quella capacitiva 1/2πfC = 2πfL
ris.xlsx
Tabella Microsoft Excel 11.7 KB

Il segnale attraverso un condensatore da 250 pF viene iniettato nella griglia della 6SK7 la quale si trova al potenziale di terra grazie alla resistenza da 1,5 MΩ.

Esistono le condizioni per una  rivelazione di griglia.

Il segnale, rivelato e debolmente amplificato si trova sulla palcca della 6SK7 e da questa passa facilmente attraverso l'induttanza L4 da 3μH  alla preamplificatrice.

I residui di radio frequenza che si trovano sulla placca della 6SK7 vengono bloccati dalla L4 e passano attraverso la bobina di reazione L3  alla bobina L2 e quindi alla griglia 4; cioè una porzione del segnale a radio frequenza che era entrato nella griglia 4 ritorna alla griglia 4  (reazione).

fig.4
fig.4

Le bobine L1, L2, L3, sono rappresentate in fig. 4.

Le bobine L1,L2,L3,  sono state realizzate su un unico supporto cilindrico in PVC; la bobina L4, è realizzata su supporto separato costituito da una cartuccia scarica di inchiodtro stilografico.

per il calcolo dell'induttanza si è utilizzato il file inds.xls.

Si sono ottenuti i seguenti risultati:

 L1 70   μH,  L2 345 μH,  L3 80  μH, L4 3 μH.

Le induttanze  L1, L2, L3 sono state realizzate con filo in rame smaltato   Φ 0,5 mm l'induttanza L4 con filo in rame smaltato Φ 0,250 mm.    

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calcolo dell'induttanza
Fissando i valori dell'induttanza desiderata e le dimensioni della bobina ottengo il diametro del filo da utilizzare ed il numero delle spire; trattasi di bobina ad un solo strato ed a spire serrate.
inds.xlsx
Tabella Microsoft Excel 37.5 KB

circuito ad audio frequenza

fig.5
fig.5

Dopo la rivelazione il segnale, come già detto, si ritrova sul potenziometro da 100KΩ e da viene portato, tramite un condensatore da 10nF alla griglia 2 della 6SQ7 polarizzata a zero V.

Il segnale preamplificato viene prelevato dalla placca della 6SQ7 e tramite il condensatore da 20 nF iniettato nella griglia della 6V6 finale di potenza.

La resistenza di catodo della 6V6 da 300 Ω polarizza la griglia di controllo della 6V6 collegata a terra tramite una resistenza da 2MΩ.

Il condensatore da 22 μF posto in parallelo alla resistenza ha la funzione di stabilizzare la tensione di polarizzazione di griglia e di scaricare a massa la corrente a bassa frequenza che si trova sul catodo; esso ha infatti una reattanza  molto bassa per la alternata e non fa passare la corrente continua; in tal modo la tensione di polarizzazione di griglia rimane stabile al valore prefissato.

L'assenza del condensatore di catodo determina una riduzione dell'ampiezza del segnale che entra in griglia (controreazione)  ed una riduzione dell'amplificazione.

Il segnale preamplificato a bassa frequenza si trova sulla griglia di controllo della 6V6 che  è polarizzata dalla resistenza di catodo in modo che la valvola funzioni in classe A; la variazione del segnale (tensione) in ampiezza determina una variazione della corrente anodica che, attraversando il primario del trasformatore d'uscita, induce una corrente amplificata del rapporto di trasformazione dello stesso nel secondario.

Otteniamo dunque un segnale in corrente molto ampio che attraversando la bobina mobile dell'altoparlante fa vibrare il cono riproducendo il suono.

 Il trasformatore d'uscita ha la funzione di adattare l'impedenza della finale all'impedenza dell'altoparlante; infatti per avere la massima trasmissione della potenza occorre che la resistenza interna del generatore (valvola 6V6) sia uguale alla resistenza del carico (bobina mobile dell' altoparlante).

Nel nostro caso l'impedenza della 6V6 è pari a circa  5.500 Ω e quella dell'altoparlante a 4 Ω; quindi, ricordando che  in un trasformatore per bassa frequenza si ha:

 Z1 x i12=Z2 x i22 e  quindi Z1/Z2=n2 , dove n è il rapporto di trasformazione pari a i2/i1, per avere un buon adattamento di impedenza sarebbe opportuno utilizzare un trasformatore d'uscita con rapporto di trasformazione pari a circa:

 RADQ(Z1/Z2)2= 37.

Nel nostro caso è stato utilizzato un trasformatore con rapporto 220/6.

 

alimentazione

fig.6
fig.6

Per l'alimentazione dell'apparecchio radio avevo a disposizione due toroidali : il primo con primario 220 e  due secondari da 6 V 2A ed il secondo con un primario da 220 ed un secondario da 12 V  2A .

Collegando un secondario del primo trasformatore col secondario del secondo ho ottenuto una corrente alternata di 108 V che raddrizzata con un ponte di  Graetz ed un filtro a π, in modo da ridurre il ripple, ha raggiunto il valore di circa 150 V cc.

prove d'ascolto

Ci vuole la pazienza di Giobbe prima di centrare una stazione...ma pazienza.....quando finalmente si riesce nell'intento il suono è forte e gradevole.

 

mobiletto

fig.7
fig.7

 Luciano Floris oltre ad aver costruito  il mobiletto delle radio "La liurese"  e  " Pitticca" si è cimentato anche nella realizzazione del mobiletto di "incazzata" perchè incazzata? ..... guarda la fig.1 e dimmi se non ha l'aspetto incazzato!!!!

galleria fotografica