Signal tracer

signal tracer passivo (senza alimentatore ed amplificatore)

autocostruito

fig.1
fig.1

Il cerca segnali (fig.1) permette di individuare il segnale presente nel circuito.

Di solito è costituito da un rivelatore e da un amplificatore.

Con questo strumento possiamo verificare la presenza del segnale in qualunque punto del circuito in esame ed individuare eventuali punti di interruzione.

Il segnal tracer (cerca segnali)  passivo è costituito da un semplice rivelatore e da una cuffia di adeguata impedenza.

fig.2
fig.2

ho realizzato questo cerca segnali seguendo lo schema di fig.2.

Un deviatore permette di utilizzare lo strumento per l'individuazione di segnali a bassa e ad alta frequenza.

Collegando la pinzetta alla massa dell'apparecchio radio, commutando il deviatore nella posizione RF (radio frequenza)  e posizionando la sonda in un punto della sezione del circuito a radio frequenza posso captare il segnale radio, rivelarlo tramite il diodo al germanio ed udirlo in cuffia; qualora non riuscissi a sentire alcunchè avrei individuato un punto di interruzione nella sezione a radio frequenza.

Commutando invece il deviatore nella posizione AF (audio frequenza) e posizionando la sonda in un punto sella sezione ad audio frequenza (dopo la rivelazione) posso udire il segnale in  cuffia ed individuare eventuali punti di interruzione del circuito.

Il circuito, molto semplice è stato realizzato su una porzione di basetta mille fori inserita poi in un tubo di alluminio della lunghezza di 13 m e del diametro di 2 cm alle cui estremità sono state inserita la punta della sonda ed il cavetto di collegamento a massa; nel supporto in alluminio sono posizionati la presa per l'innesto della cuffia ed il pulsante di  commutazione dall' alta alla bassa frequenza.

signal tracer attivo (con alimentatore ed amplificatore)

autocostruito

fig.1
fig.1

A differenza del cerca segnali passivo, quello attivo (fig.2)  possiede anche un amplificatore ed una alimentazione.

La prima sezione dell'apparecchio è un semplice rivelatore con diodo al germanio; possiede un deviatore, che permette di selezionare l'alta o la bassa frequenza, una sonda ed un collegamento alla massa dell'apparecchio sotto controllo (fig.2).

fig.2
fig.2

L'amplificatore è costituito dal circuito integrato operazionale LM386.

Il circuito è stato costruito su una basetta mille fori.

Il contenitore esterno è costituito da una lattina di caffè il cui coperchio, al quale è stato applicato nella perte interna l'altoparlante da 8Ω contiene un certo numero di fori per favorire la diffusione sonora.

fig.3
fig.3

In sostituzione dell'amplifictore  di fig.2 (LM386) può essere utilizzato quello di fig. 3  ( vedi la sezione amplificatori allo stato solido)

galleria fotografica