La fig.1 non è di immediata comprensione; sembra un pò incasinata ...nella fig 2 ho cercato di ridurre il casino.
Trattasi di una supereterodina a comando unico prodotta nel 1940 dalla Andrea Radio Corporation.
La valvola deputata al cambio di frequenza è l'eptodo 1R5 che non possiede la la griglia anodica.
In questo caso la reazione è ottenuta collegando il catodo al circuito oscillante (fig.3).
Osservando il selettore rotativo si nota subito la sua complessità , ho faticato non poco per venirne a capo.
E' un sistema non poco incasinato ...meno male che dopo circa ottnta anni i contatti erano ..come dire un po ballerini ..e così sono stato ben lieto di sostituirlo con uno più, razionale.
Dopo averlo montato le cose sono andate un pochino meglio ...c'era però qualcosa che ancora non andava.
In fig. 3 è disegnato lo schema con il nuovo selettore .
In fig.4 sono evidenziati i circuiti di alimentazione dei filamenti, dell'anodica edi il CAV.
Poichè le valvole, esclusa la 35Z5 sono a riscaldamento diretto, il filamento cioè funge anche da catodo, i filamenti vengono alimentati in corrente continua come si nota in fig. 4.
In fig.5 sono indicate le trensioni di polarizzazione delle griglie di controllo.
Come già detto con la sostituzione del selettore rotante le cose sono migliorate un pochino ma non in modo siddisfacente e così ho deciso di eliminare il circuito CAV.
Il miglioramento è stato notevole ma ancora non soddisfacente ...
Osservando lo schema non riuscivo e non riesco a capire il circuito di fig.6....... che significato ha porre due valvole di ampificazione di media frequenza...e così ho pensato di eliminare la prima delle 2 ( per ovvi motivi ho lasciato solo il circuito del suo filamento) ....finalmente la situazione è migliorata in modo soddisfacente.
In fig.7 è riportato lo schema della radio dopo la sostituzione del selettore rotante, l'eliminazione del CAV e l'eliminazionme della prima delle valvole amplificatrici di media frequenza .
Anche il collegamento all'antenna è stato modificato,,,c'è ora anche la possibilità di collegare l'antenna direttamente al secondario dell'aereo.
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