Francese

cu5 -radio a conversione di frequenza (supereterodina)

fig.1
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L' ho acquistata per pochi euro in un mercatino di Cagliari:

Non conosco nè la marca nè il modello, so solo che è una radio francese che, viste le caratteristiche, risale quasi certamente alla fine degli anni trenta del secolo scorso.

E' una supereterodina con amplificazione finale in configurazione push pull,almeno così sembrerebbe a prima vista, 3 gamme d'onda, OC,PO e GO cioè onde corte, medie e lunghe; i Francesi  chiamavano le onde medie e le lunghe rispettivamente con le sigle PO e GO. 

La radio possiede anche un complesso sistema per la variazione del tono.

Le caratteristiche della radio e le soluzioni tecniche adottate, diverse dalla maggior parte delle supereterodine dell'epoca,  ritengo di poter  classificare in qualche modo  la radio  di classe un pò superiore alla media.

Certo è che dopo il restauro la radio funziona benissimo, nessun disturbo suono caldo e forte; sintonizza facimente parecchie trasmissioni ad onde medie,   corte e due o tre a onde lunghe.

La cosa strana è che, nonostante queste caratteristiche non compare nel mobile, in vero non eccezionale come fattura,   alcuno stema, alcuna scritta che faccia riferimento al nome delle fabbrica di produzione.

Non avendo riferimenti per cercare lo schema ho dovuto ricostruirlo di sana pianta (fig.2).

fig.2
fig.2
fig.3
fig.3

Nella figura 3 è indicato il circutito del tono.

Esso è suddiviso in tre parti, "Musica", "Sensibile" e "Grave.

Nella parte superiore della fig.3 è indicato il commutatore ed i relativi cablaggi.

A seconda della posizione del comutatore M,S oppure G si selezionano i circuiti indicati nella parte bassa della fig.3.

Si pone in evidenza che i punti rossi e blu della  parte superiore della fig.3 sono fissi e che le plachette verdi ruotano nei due sensi selezionando M,S oppure G. 

 

Troobleshooting e riparazione

La radio apparentemente era in buono stato.

Tutte le valvole hanno superato sufficientemente l'esame "sostenuto"  col mio prova valvole.

L'unico  condensatore elettrolitico dell'alimentazione da 16μF sebbene avesse un ESR ancora buono e poteva pertanto essere rigenerato, ho preferito sostituirlo  con un elettrolitico nuovo da 68 μF.

La sostituzione è avvenuta in modo non invasivo; ho cioè inserito il nuovo condensatore elettrolitico nell' involucro del vecchio  dopo averlo svuotato.

Parimenti ho sostituito i condensatore di ingresso del segnale nelle griglie  di controllo della prima  e delle seconda finale.

Perchè parlo di prima e di seconda finale? ...............Se si guarda lo schema si nota che l'amplificazione finale non è nella classica  configurazione push pull, come a prima vista si sarebbe ipotizzato.

Ma per capire meglio vediamo la fig. 4

fig.4
fig.4

Ecco come mi spiego il funzionamento delle finali:

Il segnale tramite un condensatore di opportuna capacità viene iniettato nella griglia della prima finale (punto A); la corrente di elettroni che esce dalla placca percorre il primo primario del trasformatore d'uscita, che è avvolto in senso orario rispetto al senso della corrente continua, e determina un flusso indicato con la freccia marron.

In B , per via di una resistenza di carico di 400 Ω,  si crea una tensione alternata avente fase opposta a quella entrante in A; questa tensione viene prelevata ed iniettata tramite un condensatore di opportuna capacità nella griglia della seconda finale.

Dalla placca della seconda finale esce una corrente di elettroni,sfasata rispetto a quella che esce dalla placca della prima valvola, che attraversando il secondo primario, avvolto in senso inverso rispetto al primo, determina un flusso indicato con la freccia rossa, che ha lo stesso senso del precedente.

E' evidente che tutte le grandezze alternate sono state rappresentate in fig.4  in un determinato istante.

Durante la riparazione ho voluto verificare il funzionamento del sistema e così accesa la radio mi sono accorto che, togliendo  con le precauzioni del caso la seconda finale, la radio continuava a funzionare senza alcun calo del volume.

Che quel sistema non fosse idoneo? oppure il secondo primario del TU era interrotto?...Ho deciso di smontare il trasformatore d'uscita e mi son reso conto che effettivamente il secondo primario era interrotto.

La radio poteva funzionare, e devo dire egregiamente, sentivo forti le medie le corte ed addirittura alcune lunghe, anche con una sola valvola finale ed un solo primario del TU.

Sebbene la radio funzionasse non ero soddisfatto e così ho deciso di riavolgere l'intero trasformatore d'uscita copiando pedissequamente il vecchio.

In due giornate con molta pazienza sono riuscito nell'intento e, montato il TU rinnovato e ripristinati i collegamenti, mi son reso conto del contributo della seconda valvola.

Il sistema meriterebbe uno studio approfondito ed è quello che mi riservo di fare appena ne varò il tempo.

sezione a radio frequenza

La sezione a radio frequenza non presenta particolarità di rilievo;come oscillatrice mescolatrice viene utilizzato un eptodo,  una 6E8MG.

L'oscillatore locale è in configurazione Reinardtz.

sezione a frequenza intermedia

Dalla placca dell'eptodo il segnale, convertito in frequenza a 355 KHz, attraverso il primo trasformatore a media frequenza passa nella griglia di controllo della sezione pentodo della 6H8MG, un doppio diodo pentodo per radio ed intermedia frequenza, che provvede ad amplificarlo.

Dalla placca della sezione pentodo della 6H8MG il segnale, attraverso il secondo trasformatore di media frequenza,giunge nel primo diodo della stessa valvola.

rivelazione

Il circuito di rivelazione è semplice e non presenta alcuna particolarità rispetto al tipico circuito di rivelazione che incontriamo nella maggior parte delle supereterodine.

La radio è dotata di circuito C.A.V.  che utilizza il secondo diodo della 6H8MG; a tale circuito è anche collegata la griglia di controllo di  una 6AV7 (occhio magico)  che ci da indicazioni visive sulla  sintonizzazione.

sezione ad audio frequenza

Il segnale rivelato viene preamplificato da una 6K7, cosa alquanto strana se si pensa che la 6K7 è un pentodo per radio e media frequenza.

Nella maggior parte delle supereterodine dell'epoca, infatti,  viene utilizzato come amplificatore di media frequenza.

Dell'amplificazione finale abbiamo già parlato.

alimentazione

La tensione di rete viene raddrizzata ad onda intera dal doppio diodo 5Y3.

Le placca del diodo sono alimentate dai capi del secondario a 210 Vca del trasformatore di alimentazione.

La presa intermedia di tale secondario è collegata a massa tramite una resistenza da 100 Ω .

Il trasformatore ha altri due secondari , uno a 5 V per l'alimentazione del filamento della 5Y3 ed uno a 6,3 V per l'alimentazione in parallelo di tutte le altre valvole.

La corrente pulsante ad onda intera ottenuta passa attraverso il filtro costituito da un  condensatore elettrolitico da 16μF da me sostituito con un elettrolitico da 68μF e da una induttanza di filtro che altro non è che la bobina di campo dell'altoparlante .

galleria fotografica