Con la Tina1 , utilizzando un alimentatore a 12 V cc di opportuna potenza, un doppio triodo (ECC82) e pochi altri elementi ,si riesce ad ascoltare in cuffia, con ottimi risultati, le onde medie.
Con la Tina2, mantenendo lo stesso tipo di alimentazione, eggiungendo un altra ECC82, un altoparlante 8Ω, un trasformatore d'uscita, tre bobine (aereo, sintonia,reazione) per le onde corte e qualche altro elemento riesco ad ascoltare forte e chiaro le onde medie e sufficientemente bene, soprattutto durante la notte, le corte .
Lo schema è rappresentato in fig.2.
Il circuito non presenta alcuna particolarità di rilievo.
La sezione a radio frequenza (fig.3) è costituita oltre che dall'antenna, dalle bobine d'aereo, di reazione e di sintonizzazione per le onde medie e corte.
La reazione è ottenuta tramite la induttanza Lm1 per le medie ed Lc1 per le corte; è regolata da un condensatore variabile ad aria da 350 pF, si potrebbe utilizzare in sostituzione del variabile un potenziometro lineare da 470 KΩ. ed un condensatore fisso da 2 nF.
Le due gamme d'onda sono selezionabili grazie ad un commutatore a due posizioni e cinque vie.
Nella galleria fotografica sono riportate le due bobine relative alle due gamme d'onda, medie e corte utilizzate per le prove d'ascolto.
Con i valori d'induttanza riportati e coi valori della capacità dei condensatori variabili ad aria di cui alla fig.3 si possono sintonizzare in teoria frequenze comprese fra 0,5 MHz e 1,6Mhz circa per le medie e 9MHz 15 MHz circa per le corte, come si può verificare utilizzando il file ris.xls che posiamo consultare nel capitolo "calcolo delle condizioni di risonanza".
Le bobine sono state dimensionate utilizzando i files inds.xls ed indl.xls di cui al capitolo " calcolo dell'induttanza".
L'induttanza L4 mentre permette il passaggio della audio frequenza rivelata impedisce quello dell'alta frequenza che deve retrocedere per la reazione.
Le dimensioni della bobina, da me realizzata, sono riportate in fig.4, le varie spire possono essere avvolte alla rinfusa; col mio induttanzimetro ho misurato un valore di 2,38 mH(vedi galleria fotografica).
Al condensatore variabile ad aria utilizzato per le corte sarebbe bene affiancare, in parallelo, un piccolo condensatore variabile, anch'esso ad aria (5- 20pF), che permetta una facile ricerca della stazione desiderata; l'ideale sarebbe sostituire il variabile delle corte con un condensatore a verniero.
La sezione ad audio frequenza di fig.5, è costituita dal primo triodo che svolge la funzione di rivelatore a faglia di griglia, dal secondo ed dal terzo che provvedono all'amplificazione in tensione e dal quarto che funge da amplificatore finale di potenza.
l' accoppiamento fra i triodi è del tipo a resistenza/capacità.
Il trasformatore d'uscita ha la funzione di adattare l'impedenza della finale all'impedenza dell'altoparlante; infatti per avere la massima trasmissione della potenza occorre che la resistenza interna del generatore (quarto triodo) sia uguale alla resistenza del carico (bobina mobile dell' altoparlante).
Nel nostro caso l'impedenza del quarto triodo è pari a circa 6.000 Ω e quella dell'altoparlante a 8 Ω; quindi, ricordando che in un trasformatore per bassa frequenza Z1 x i12=Z2 x i22 e quindi Z1/Z2=n2 , dove n è il rapporto di trasformazione pari a i2/i1, per avere un ottimo adattamento di impedenza sarebbe opportuno utilizzare un trasformatore d'uscita con rapporto di trasformazione pari a circa RADQ(Z1/Z2) = 27.
Durante le prove d'ascolto ho utilizzato un trasformatore 220/9 V; sebbene non sia un vero trasformatore d'uscita e non abbia esattamente il rapporto di trasformazione richiesto tuttavia svolge egregiamente la sua funzione.
Durante tutta la giornata sento forte e chiara in onde medie Rai 1 e qualche radio nord africana, francese, spagnola; per quanto riguarda le onde corte si riceve meglio dopo il tramonto.
Durante il giorno devo faticare parecchio con la regolazione della reazione per sentire qualche stazione ad onde corte.
Non formalizzatevi per l'aspetto della radio, per la sua realizzazione ho usato materiale di recupero.
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