amplificatore con due transistor

fig.1
fig.1

E' possibile collegare direttamente (vedi fig.1) due  transistori complementari, NPN e PNP, e cioè l'uscita del primo con l'ingresso del secondo previo opportuno dimensionamento dei valori delle resistenze di carico e di polarizzazione.

Se osserviamo la fig.1 ci accorgiamo che il primo transistore ha una resistenza di carico sul collettore piuttosto elevata e che tale resistenza assieme al transistore medesimo costituisce la rete di polarizzazione della base del secondo transistore.

Il secondo transistore ha l'uscita sull'emettitore e la continua si chiude sulla linea positiva mediante la resistenza di 220 Ω. ( ho utilizzato resistenze da 1W).

Il carico per il segnale è costituito da un altoparlante da 8 Ω collegato in parallelo alla resistenza con un condensatore elettrolitico da 220 μF (ho utilizzato  condensatori da 50V).


amplificatore con LM380N

fig.2
fig.2

Con l'integrato LM 380 possiamo costruire un amplificatore con l'aggiunta di pochi elementi esterni.

Può essere alimentato con una vasta gamma di tensioni, ha un'impedenza di ingresso di 150 KΩ , una bassa distorsione ed una capacità di corrente di circa 1,3 A.

Con un'impedenza di carico di  8Ω il circuito ha una potenza di circa 2 W.

Per aumentare la potenza d'uscita si possono collegare a ponte due circuiti come in fig.2a

fig.2a
fig.2a


amplificatore con TAB 820M

fig.3
fig.3

In fig.3 è rappresentato un amplificatore ottenuto utilizzando l'integrato TBA820M.

L'integrato TBA 820M costituisce un ottimo stadio BF per piccoli ricevitori con uscita da 1 a 2 W;  la potenza massima di 2 W si ottiene con alimentazione a 12 V su carico da 8 Ω con una distorsione del 10%.

può essere alimentato da tensioni variabili fra 3 e 12 V e con uscita in altoparlante da 4 oppure 8 Ω.

L'ingresso è sul pin 3 cui è collegato direttamente il potenziometro di volume.

Sul pin 2 è inserita una rete RC  (R=120Ω, C=100 μF) di controllo del guadagno; con i valori indicati di R e di C abbiamo un guadagno di 34 dB; se sostituiamo la resistenza di 120 Ω con una di 33 Ω, il guadagno sale a 45 dB.

Il condensatore da 220 pF sul pin 1 è un compensatore della frequenza 

Sul pin 5 oltre al condensatore di accoppiamento dell'altoparlante è attestata una rete RC che serve a prevenire eventuali autooscillazioni.

 


amplificatore con TDA2003

fig.4
fig.4

L'amplificatore realizzato utilizzando  l'integrato TDA 2003 ha una buona potenza  (fig.4).

E' di facile costruzione e richiede pochi elementi esterni  all'integrato, si tratta esclusivamente  di reti RC di controreazione e di compensazione della frequenza..

All'ingresso ,pin 1 , è collegato  un potenziometro di volume .

L'uscita è su altoparlante di 4 Ω e la potenza è di circa 8 W, in queste condizioni la sensibilità di ingresso è di circa 55 mV.

Il circuito è alimentato a 12 V ma la tensione di alimentazione può arrivare a 18 V.

 


amplificatore con LM386

fig.5
fig.5

L'integrato LM386 è un amplificatore di piccola potenza variabile fra 250 mW ad 1 W (dipende dalla tensione di alimentazione)  ed è di facile impiego.

può essere alimentato da tensioni variabili fra 4 e 12 V , l'uscita è in altoparlante da 4 o da 8 Ω.

Il guadagno in tensione può essere regolato da 20 a 200.

il guadagno minimo si ha nella configurazione di fig.5 senza la parte rossa ; aggiungendo la parte rossa il guadagno in tensione arriva a 200. 

ponendo in serie al condensatore fra i piedini 1 e 8 una resistenza si possono ottenere valori intermedi di guadagno.