Chi sono

Ciao,

 mi chiamo Luciano Marroccu, e sono quello della foto.

Ora che Ti ho raccontato la mia vita  Ti dico come ho iniziato ad interessarmi di radio antiche e dintorni.

Come ho iniziato

Nella legnaia , all'aperto , un giorno ha attirato la mia attenzione; trattasi della vecchia radio di babbo dimenticata ed inattiva da parecchi lustri.
La Voce del Padrone 1551, non certamente di classe elevatissima ma discreta che negli anni quaranta faceva bella mostra di se nel salotto di casa quando ancora io non ero nato.
Da piccolo, ricordo, pensavo che a parlare fossere quegli omini col capello, le valvole, che stavano dentro la radio, almeno questo mi diceva mio fratello, più grande di me di qualche anno, ed io, nella mia ingenuità, ci credevo.

Quando babbo ci ha lasciati ho portato a casa  la vecchia radio, ormai non più funzionante, che giaceva da anni in cantina e l' ho abbandonata nella mia legnaia.
Quel giorno di qualche  anno (2005) fa mentre prendevo della legna per il cammino l'ho rivista e mi è venuto il desiderio di sentirla parlare.
Non sapendo assolutamente nulla di radio, pensavo di "camuffarvi " dentro un ricevitore a transistor, in modo di dare l'impressione che la vecchia funzionasse.
Che sciochezza ... mi ha detto l'amico Paoletto, vecchia volpe delle radio, questa la facciamo ballare!!!!! ma che dici ballare, non vedi che è vecchia da far paura, le parti metalliche arruginite e quei cosi dentro, non so cosa siano, ma danno l'impressione di essere super andati.... no...no..... i fili elettrici poi ...che Dio ce ne scampi.
Lui da vecchio intenditore ha insistito ed in breve tempo mi ha convinto.
Ti farò aggiustare la radio se mi insegnerai i primi rudimenti di radio tecnica, gli ho detto .
Presto fatto, Paoletto procura in men che no si dica lo schema, apre la radio, la smonta in mille pezzi la pulisce mentre io attentissimo osservo tutte le sue mosse ed annotto le sue pillole di sapienza radiotecnica.
Mi parlava di anodica, di filamenti di condensatori di filtro da otto micro Farad che potevano essere comunque sostituiti con condensatori da 47 micro Farad facilmente reperibili sul mercato.
Entravo a poco a poco in un nuovo mondo misterioso che diveniva sempre più interessante....attento a come fai la saldatura....mi diceva...vedi quella è fredda!!! prima di saldare fa in modo di riscaldare i pezzi da unire .. non toccare , per ora, le medie frequenze .. non girare quelle vitine a caso... insomma in breve tempo Paoletto è riuscito a far "ballare" la radio.
Non vi dico l' emozione che ho provato nel risentire quel suono caldo che non ascoltavo ormai da più di quarant'anni e che mai avrei pensato di risentire.
Ormai avevo deciso, la " Radio antica, la parte circuitale intendo,  sarebbe stato il mio nuovo hobby" dovevo studiare ed esercitarmi, esercitarmi e studiare... e così ho fatto.
Non ho avuto alcun problema di reperimento di testi adeguati per studiare , internet ti offre tutto ciò che vuoi; per esercitarmi poi dovevo costruire il mio laboratorio che è nato con l'acquisto dei pochi strumenti essenziali ed è cresciuto nel tempo rintracciandoli su ebay e costruendone alcuni da me .
Oggi ritengo di avere un laboratorio sufficintemente attrezzato.
Avevo deciso di ripercorrere l'intera storia della radio costruendone i vari tipi succedutesi nel tempo; dalla radio a galena alla supereterodina passando attraverso le radio ad amplificazione diretta.
Con molta pazienza , impegno e passione son riuscito a costruire: radio a galena, ad amplificazione diretta, reflex, a circuiti accordati fino arrivare alla supereterodina ed alle radio a superreazione; fra una auto costruita e l'altra mi sono anche dilettato a riparare le radio d'epoca di proprietà di alcuni miei amici ; tutte, beninteso , a modulazione di ampiezza; per la modulazione di frequenza c'è tempo.
Tutta la documentazioine cartacea da me prodotta , -per ogni radio autocostruita o riparata predisponevo una cartella dove inserivo annotazioni osservazioni, schemi, data sheets fotografie e quant'altro-, ho ora deciso di riordinarla e di inserirla in questo mio sito.
Chi avrà la pazienza di farlo potrà consultarlo e formulare le proprie osservazioni consigli e critiche che sarò ben contento di ascoltare ed accogliere. Per l'approccio alla radio tecnica ho utilizzato i seguenti testi, che consiglio a chi volesse avvicinarsi come me, ai misteri della radio, per la loro chiarezza espositiva:

  1. Radio Antiche di Leonardo Mureddu;
  2. La radio dei pionieri di Leonardo Mureddu;
  3. Come funziona e come si costruisce una stazione radio trasmittente di Ernesto Montù;
  4. Radiotecnica vol.1° e 2° di G.Dilda;
  5. Elettrotecnica,elettronica,radiotecnica vol 1° e 2° di R.Giometi e F.Frascari;
  6. L'apparecchio radio ricevente e trasmittente del Ravalico;
  7. Electronic Designers' HandBooK (1957) -superreazione-

Segnalo inoltre i seguenti siti Web :

  1. Le radio di Sophie;
  2. Scuola elettrica;
  3. Frank's electron tube data sheets;

 

Ho incontrato difficoltà?....non più di tanto, sono infatti laureato in ingegneria.

E' vero che sono specializzato in ingegneria civile strutture , che il corso di elettrotecnica che fra tutti quelli che ho seguito ha più attinenza con la radiotecnica l'ho frequentato più di trenta anni fà e che nel mio lavoro sono speccializzato in "armamento ferroviario", tuttavia ho, come dire ....,   sufficienti  basi per apprendere un argomento che tra l'altro mi appassiona.
Come ho già detto da qualche parte  mi chiamo Luciano Marroccu, abito e lavoro a Cagliari ; ...chi è Paoletto? è Paolo Sanna un collega, ingegnere elettrico e radioamatore da sempre.