Provavalvole

fig.1
fig.1

E' un provavalvole ad emissione della "Radio elettra" acquistato su Ebay (fig.1).

In fig.2 è mostrato lo schema elettrico.

Lo strumento permette di effettuare due prove :

  1. la prova di isolamento fra i vari elettrodi;
  2. la prova di emissione.
fig.2
fig.2

Per utilizzare lo strumento in modo semplice e veloce è necessario avere a disposizione le tabelle che indicano per tipo di tubo la posizione delle varie levette relative ai piedini, del settore della tensione del filamento, del selettore funzioni, del potenziometro di  taratura, dell'analizzatore della corrente continua,  dei puntali. 

Qualora non si abbiano a disposizione tali tabelle e comunque possibile utilizzare lo strumento ed eseguire entrambe le prove; occorre certamente più tempo per impostare lo strumento.

Indico qui il modo di operare nel caso non si abbiano a disposizione le tabelle.

PROVA DI ISOLAMENTO

  1. Si innesta  la valvola nel suo zoccolo;
  2. Si porta il commutatore funzioni nella posizione I;
  3. Si porta il potenziometro di taratura nella poisizione 0;
  4. Si dispone l'analizzatore per la misura della corrente continua con la portata di 1mA e si inserisce il puntale nero nella boccola nera (comune) e quello rosso nella boccola  rossa (+) del provavalvole (fig.1).
  5. si portano tutte le levette dei selettori nella posizione C, ad eccezione delle levette corrispondenti ai piedini indicati sui manuali delle valvole con la lettere i.c. (internamente connessi) che devono essere disposte nella posizione B;
  6. Si spostano ad una ad una le levette dalla posizione C alla posizione A, riportandole nella posizione C prima di agire sulla  successiva levetta .

L'indice dello strumento deve spostarsi verso il fondo scala nei seguenti casi:

  • quando si spostano le levette corrispondenti ai piedini del filamento;
  • quando si spostano le levette dei selettori corrispondenti a piedini collegati allo stesso elettrodo.

PROVA DI EMISSIONE

  1. Si imposta la tensione dei filamenti; se il tubo richiede una tensione che non compare nello strumento, si imposta la tensione immediatamente inferiore;
  2. Si porta il commutatore funzioni nelle seguenti posizioni:
    • T1 per tubi con tensione anodica inferiore a 67,5 ;
    • T2 per tubi con tensione anodica superiore a 67,5 V;
    • D1  per diodi raddrizzatori;
    • D2 per diodi rivelatori.
  3. Se il tubo da provare è un diodo rivelatore, si ruota il potenziometro di taratura sullo zero e si dispone il milliamperometro con portata 1mA CC.
  4. Se il tubo da provare è un diodo raddrizzatore si ruota il potenziometro di taratura sullo zero e si dispone il milliamperometro con portata 10mA.
  5. Per gli altri tipi di tubi la facenda si complica un pochino; infatti la posizione della manopola di taratura si deve stabilire provando alcuni tubi sicuramente efficienti: si ruoterà la manopola finchè l'indice dello strumento si porti nella zona indicata con "buona" . E' bene, durante la determinazione della posizione della manopola di taratura , che il fondo scala del milliamperometro sia di 10mACC. Se dopo aver controllato alcuni tubi sicuramente funzionanti non fosse possibile portare l'indice nella zona "buona" anche ruotando su zero il potenziometro di taratura, si dispone il milliamperometro con portata 1 mA e si regola di nuovo il potenziometro di taratura finchè l'indice si porti a circa metà della zona "buona"; per tubi aventi emissione molto bassa può anche essere necessario disporre l'analizzatore con portata 0,1mA. Il valore letto sulla scala della manopola di taratura sarà quello da usare per provare tale tipo di tubo.
  6. Si dispongono le levette dei selettori nelle seguenti posizioni:
    • posizione A: anodi,griglie schermo;
    • posizione B: piedini internamente connessi;
    • posizione C: catodi, griglie di controllo,griglie di soppressione, schermi interni, piedini non collegati, uno dei due piedini corrispondenti al filamento;
    • podizione D: secondo piedino corrispondente al filamento.

TESTER

Nella fig.3  è riportato lo schema del tester utilizzato col prova-valvole.

fig.3
fig.3