Oscilloscopio

fig.1
fig.1

L'oscilloscopio è uno strumento di misura che permette di visualizzare su un piano x-y (schermo) l'andamento dei segnali elettrici variabili nel tempo e di misurare con facilità tensioni, correnti, potenze ed energie elettriche.

L'asse x di solito rappresenta il tempo e l'asse y  la tensione.

L'oscilloscopio permette di analizzare grandezze periodiche.

 Esistono  due famiglie di oscilloscopi: quelli analogici e quelli digitali.

La tipologia definita analogica è ormai obsoleta ed è stata prodotta fino agli anni 80 del secolo scorso quando iniziarono a diffondersi più sofisticate tecniche digitali applicabili anche a questo tipo di strumento.

Agli oscilloscopi "Analogici" si affiancarono quelli "Digitali", che avvantaggiati da migliori prestazioni e minori costi di produzione, in 2 decenni soppiantarono gli analogici.

 Il principio di funzionamento degli oscilloscopi analogici;è abbastanza semplice.

 Il fascio di elettroni "sparato" dal cannone elettronico passa attraversi due placche verticali e due orizzontali.

Sulle due placche orizzontali è applicato il segnale da rappresentare sullo schermo;  il pennello di elettroni, attraversandole,  verrà deviato su e giù secondo l'andamento del segnale e traccerà sullo schermo una linea verticale.

 Sulle placche verticali viene invece applicata una tensione a dente di sega che fa spostare il pannello in senso orizzontale.

 Ciò fa si che sullo schermo non compaia più una sola linea verticale ma una linea che segurà l'andamento del segnale.

In   conclusione Il dente di sega applicato alla placche verticali farà procedere il pennello a velocità costante lungo l'asse orizzontale, da sinistra verso destra, e le variazioni del segnale applicate alle placche orizzontali faranno salire o scendere il pennello che così disegna l'andamento del segnale in funzione del tempo.

Ciò si ripete per ogni dente di sega.

Affinchè il segnale periodico venga visualizzato in modo stabile la  frequenza del dente di sega deve essere un multiplo o sottomultiplo della frequenza del segnale periodico

Ciò può essere ottenuto agendo manualmente sulla regolazione della base dei tempi, oppure utilizzando un particolare circuito, il "trigger" che permette di sincronizzare i denti di sega con il segnale di ingresso.

Questa è una descrizione molto grossolana che comunque ci fa capire il principio di funzionamento dello strumento.

In fig.1 è rappresentato il mio oscilloscopio, trattasi del

PM3212 PHILIPS 25 MHz Dual channel oscilloscope.

fig.2
fig.2

In fig,2 è rappresentato lo schermo dell'oscilloscopio.

L'asse orizzontale è quello dei tempi. l'asse verticale delle tensioni.

Una manopola permette di tarare l'asse delle tensioni in  V/DIV cioè per esempio se imposto 2V/DIV significa che ogni divisione (lato del quadratino) dell'asse verticale vale 2 Volt , se imposto 0,2V significa che ogni divisione vale 0,2 Volt e così di seguito, ogni lato del quadratino è suddiviso poi in 5 parti ; questo per rendere più agevole e precisa la misura.

Come si nota in figura di solito l'asse verticale è diviso in  4 + 4 quadratini.

Per quanto riguarda l'asse orizzontale una manopola permette di tararlo in sec/DIV ; se imposto per esempio 2msec/DIV significa che il lato di ogni quadratino è pari a 2msec , se imposto 3  µ sec /DIV significa che il lato del quadratino vale 3 µ sec e così via. 

 Anche in questo caso, per rendere più agevole e precisa la misura,. ogni lato dei quadratini è suddiviso poi in 5 parti..

L'asse orizzontale  è diviso in  5 + 5 quadratini.