Sonora Alternatif type S53

cu12 -radio a conversione di frequenza (supereterodina)

fig.1
fig.1

SONORA nasce prima degli anni trenta a Chicago e produce carillons e campane, passa poi alla produzione di radio divenendo la “Sonora Radio & Phonograph”.

Produce anche in Canada ed esporta i suoi prodotti in Francia dove viene fondata una società "SA France" la cui prima radio costruita è stata la "Sonora Fi Puissant".

fig.2
fig.2

  Sonora, come “Sonora tube company” ha anche prodotto tubi per gli insiemi radiofonici di Sonora .

Dopo vicende alterne la società ha chiuso i battenti definitivamente nel 1957.

Ho acquistato la radio in una bancarella francese di un  mercatino di Cagliari.

Dopo varie ricerche non ho trovato nulla su questo modello prodotto in Francia probabilmente  nei primi anni trenta. 

Troobleshooting e riparazione

La radio era in condizioni disastrose, i fili incruditi dal tempo e dal calore, i condensatori alcuni mancanti altri con l'involucro a pezzi, la valvola 5y3 non più funzionante per via dell'interruzione del filamento.

Non potevo che ricablare l'intera radio recuperando ciò che ancora funzionava; insomma ho sostituito quasi tutti i condensatori, la valvola 5Y3 e la maggior parte dei fili.

C'erano pochi guasti da cercare, la radio era un guasto integrale.

In più non avendo trovato da nessuna parte lo schema della Alternatyf S53  ho dovuto ricavarlo (fig.3) dopo aver smontato la radio per le operazioni di restauro.

alimentazione

fig.3
fig.3

La tensione di rete viene raddrizzata a doppia semionda dal doppio diodo 5Y3.

Le placca del diodo sono alimentate dai capi del secondario a 210 Vca del trasformatore di alimentazione.

La presa intermedia di tale secondario è collegata a massa.

Il trasformatore ha altri due secondari , uno a 5 V per l'alimentazione del filamento della 5Y3 ed uno a 6,3 V per l'alimentazione in parallelo di tutte le altre valvole.

La corrente pulsante a doppia semi onda ottenuta passa attraverso il filtro a pi greco costituito da due condensatori elettrolitici da 8μF da me sostituiti con due elettrolitici da 47μF e da una induttanza di filtro che altro non è che la bobina di campo dell'altoparlante elettromagnetico.

All'uscita del filtro ottengo una corrente continua con un ridotto ripple .

Alla riduzione del ripple contribuisce l'alto valore della capacità dei due elettrolitici e la presenza dell'induttanza di filtro. 

Il secondo elettrolitico non è collegato direttamente a massa ma attraverso una resistenza di 100 Ω che mi permette di ottenere una tensione continua negativa di circa 6 V per la polarizzazione della griglia della finale.

sezione a radio frequenza

fig.8
fig.8

La radio ha tre gamme d'onda, GO, PO, CO, è  il modo con cui in Francia venivano chiamate le onde lunghe, medie e corte,ed il FONO (PU).

La gamma GO ( Grandes Ondes) corrisponde alle onde lunghe e si estende fra i 150 ed i 300 KHz (2.000,1.000 mt); la gamma PO (Petites Ondes) corrisponde alle onde medie  e si estende fra i 520  ed i 1.600 KHz (575,185 mt); la gamma CO  corrisponde alle onde corte  e si estende fra i 5 ed  20 MHz (60,15mt).

Oltre alla posizione PU un commutatore seleziona una delle tre gamme d'onda.

 La frequenza modulata in ampiezza che si desidera ricevere, sintonizzata dal rispettivo trasformatore a radio frequenza e dal condensatore variabile, viene iniettata nella prima griglia della sezione pentodo della ECH3.

L' alta frequenza non modulata prodotta dall'oscillatore locale, in configurazione Reinartz, viene invece iniettata nella griglia della sezione triodo della ECH3 collegata internamente alla terza griglia della sezione  pentodo.

Nella placca della sezione pentodo della ECH3 mi ritrovo la media frequenza

(vedi in proposito il funzionamento della supereterodina descritto nel capitolo "radio cf") .

La riparazione si è limitata alla sostituzione di alcuni fili malconci, dei condensatori fissi ed  al rifacimento di alcune saldature. 

sezione a frequenza intermedia

fig.6
fig.6

La media frequenza è pari a 455 KHz.

In parallelo al primario ed al secondario di ciascun trasformatore a media frequenza si trovano 2 condensatori fissi  a mica di 200 pF; la regolazione della frequenza avviene grazie al movimento di due cilindretti di ferrite il cui movimento determina la variazione dell'induttanza degli avvolgimenti.

Il secondario del  primo trasformatore di media frequenza è collegato al CAV.

rivelazione

fig.7
fig.7

La media frequenza, amplificata dalla sezione pentodo della seconda ECH3 e filtrata dal secondo trasformatore di media frequenza, si ritrova nella placca del diodo rivelatore, l'altro diodo viene utilizzato dal circuito CAV.

Il segnale rivelato si trova nel potenziometro di volume dal quale viene prelevato ed iniettato, per la preamplificazione, nella griglia di controllo della sezione triodo della seconda ECH3.

In questo caso il condensatore da 10 nF non è necessario in quanto i due diodi non sono polarizzati o meglio hanno polarizzazione nulla (0V) sono cioè collegati a massa come il catodo.

sezione ad audio frequenza

fig.4
fig.4

Il segnale rivelato tramite il potenziometro di volume di 0,5MΩ viene iniettato nella griglia della preamplificatrice di bassa frequenza ( griglia della sezione triodo della seconda ECH3 (fig.4). 

Dopo la preamplificazione  il segnale, attraverso un condensatore da 10 nF, viene iniettato nella griglia di controllo della finale polarizzata a -6V in modo che la valvola funzioni in classe A ; tale tensione è prelevata da un capo della resistenza di 100Ω posta fra la massa e il polo negativo del secondo condensatore di filtro della tensione anodica (vedi sezione alimentazione). 

La variazione del segnale (tensione) in ampiezza determina una variazione della corrente anodica che, attraversando il primario del trasformatore d'uscita, induce, nel secondario dello stesso, una corrente amplificata del rapporto di trasformazione .

fig5.
fig5.

Otteniamo dunque un segnale in corrente molto ampio che attraversando la bobina mobile dell'altoparlante fa vibrare il cono riproducendo il suono.

 Il trasformatore d'uscita ha la funzione di adattare l'impedenza della finale all'impedenza dell'altoparlante; infatti per avere la massima trasmissione della potenza occorre che la resistenza interna del generatore (valvola EBL1) sia uguale alla resistenza del carico (bobina mobile dell' altoparlante).

 

fig.6
fig.6

Nel nostro caso l'impedenza della EBL1 è pari a  circa 10.000 Ω e quella dell'altoparlante a 4 Ω; quindi, ricordando che  in un trasformatore per bassa frequenza Z1 x i12=Z2 x i22 e  quindi Z1/Z2=n2 , dove n è il rapporto di trasformazione pari a i2/i1, per avere un buon adattamento di impedenza sarebbe opportuno utilizzare un trasformatore d'uscita con rapporto di trasformazione pari a circa RADQ(Z1/Z2)2= 50.

L'altoparlante utilizzato è elettromagnetico, possiede pertando una bobina (bobina di campo) che crea il campo magnetico entro cui si muove la bobina mobile; tale bobina è anche utilizzata quale bobina di filtro nella sezione alimentazione.

Nella fig.5 si nota che il secondario del trasformatore d'uscita è collegato alla bobina mobile tramite un'induttanza L1 di circa 50 μH;

La bobina mobile è poi collegata da un lato direttamente a massa e dall'altro a massa tramite un'induttanza L2 (fig.6) di circa 6 H.

fig.7a
fig.7a

La configurazione descritta mostra  un CAV sempre funzionante per qualsiasi livello di segnale; non esiste una tensione di soglia che avrei solamente se polarizzassi il diodo CAV (vedi CAV). Per polarizzare il diodo CAV occorrerebbe allora fare le modifiche riportate in fig.7a.

Eliminare cioè la resistenza di 100Ω, inserire una resistenza di valore opportuno fra il catodo della finale e la massa e lasciare il condensatore da 10 nano in serie al potenziometro che in questo caso risulterebbe  necessario.

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