Ho ripreso un progetto di Carlo Colletta trovato su "Le radio di Sophie" e con qualche piccola modifica è venuta fuori questa cosa qui.
E' una radio con uscita in cuffia che utilizza la valvola ECC82 che ha la tensione anodica e la tensione dei filamenti di 12 V.
Il consumo di corrente è ridotto.
Il mobiletto è stato realizzato con materiale di recupero e con mezzi di fortuna, l'ho persino verniciato con gomma lacca, dopo averlo colorato con "colorante mogano", e lucidato con cera d'api.
Nello schema di fig.2 si nota come l'alimentazione è ottenuta da un alimentatore 220/12 6 VA recuperato da qualche parte ; in realtà senza carico in uscita al trasformatore ho misurato 15 V e sotto carico 13 V.
Lo schema è molto semplice e non presenta particolari difficoltà esecutive.
Trattasi di una radio ad amplificazione diretta a reazione che utilizza il doppio triodo ECC82 considerato nei data sheet come triodo a bassa frequenza : " Double triode intended for use as A.F. amplifier" dove A.F. sta appunto per audio frequenza.
La sezione a radio frequenza (fig.3) è costituita dall'antenna, dalle bobine d'antenna, di reazione e di sintonizzazione e , per quanto riguarda la reazione,dal primo triodo .
La reazione è ottenuta tramite la induttanza L3 ed è regolata da un condensatore C2 ad aria variabile.
Il condensatore da 1n F è stato posto per evitare che, in caso di corto di C2, la tensione continua possa interessare la L3.
In fig.4 sono raffigurate le tre bobine, d'aereo, di reazione e di sintonia.
Le bobine sono state realizzate su un supporto cilindrico ( ho utilizzato un contenitore di pellicola fotografica 35 mm).
Con le caratteristiche della bobina di sintonia su indicate e col condensatore C2 variabile ad aria da 35/400pF possono essere sintonizzate frequenze fra 0,500 e 1,6 Mhz circa, come si può verificare utilizzando il file ris.xls.
Per il calcolo dell'induttanza delle tre bobine si è utilizzato il file inds.xls.
La sezione ad audio frequenza (fig.5) è costituita dal primo triodo, per quanto riguarda la rivelazione, e dal secondo triodo per quanto concerne l'mplificazione finale.
L'uscita è in cuffia di adeguata impedenza.
La rivelazione è a falla di griglia e ciò è reso possibile dalla ridotta ampiezza del segnale rivelato.
Il gruppo di rivelazione è costituito da un condensatore da 220 pF ed una resistenza da 200 KΩ.
Affinché possa avvenire una buona rivelazione occorre che la costante di tempo sia tale da essere sufficientemente minore del periodo della audio onda più corta e suffientemente più grande del periodo della radio onda più lunga sintonizzabile.
Il segnale dopo la rivelazione si trova sulla placca del primo triodo e da qui, attraverso un accoppiamento al secondo triodo resistenza/capacità viene iniettato nella griglia del secondo triodo che costituisce il triodo finale il cui carico è costituito da una cuffia ad alta impedenza.
Se pongo al posto della cuffia un altoparlante da 8 Ω con un adeguato trasformatore d'uscita non ottenga in uscita alcun suono; la corrente in uscita dall'anodo 1 non riesce a far vibrare la bobina mobile dell'altoparlante.
Il suono, insomma si sente solo in cuffia, ma trattasi di un suono forte e privo di disturbi.
La radio funziona veramente bene, a patto che sia dotato di una buona terra.
Debbo dire di essere abbastanza soddisfatto del risultato.
Però......ma è possibile che non riesca a sentire nulla in altoparlante ....e se metto un'altra ECC82 utilizzando la stessa alimentazione cosa ottengo? potrò usare l'altoparlante ?.....La risposta è si .............e così è nata Tina2, un'altra versione di radio a due valvole (due doppi triodi) alimentata a 12 V il cui prototipo è rappresentato in fig.6.
La Fenice rinasce dalle proprie ceneri
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