Motorola 85 F 21

cu7 -radio a conversione di frequenza (supereterodina)

fig.1
fig.1

Trattasi di un  mobile contenente una radio motorola  ed un giradischi.

L'ho acquistato su Ebay; era in pessime condizioni (fig.1),  super tarlato con l'impiallacciatura rovinata, la radio ed il giradischi non funzionanti.

Non sapevo di che modello si tratasse;  nella parte interna del  mobile c'era una plachetta metallica nella quale probabilmente era impresso il nome ma era illegibile,  c'era anche un'eticchetta di carta incollata con rappresentato lo schema ma anche questo sbiadito ed indecifrabile.

Cercare il nome del modello  su internet,conoscendo solo la marca, sembrava un'impresa  impossibile, come cercare un ago in un pagliaio...e così ho deciso di imbarcarmi nell'impresa lunga e noiosa di ricostruire lo schema...ed ero già arrivato a  buon punto quando un giorno,navigando un pò qui un po lì  su internet mi sono imbattuto, per puro caso,  nella  fotografia della radio con indicato il nome del modello; trattavasi di una 85 F 21 Motorola del 1946.

Trovare lo schema  (fig.2), conoscendo il  nome della radio, è stato poi semplicissimo.

E' bastato visitare il sito http://www.nostalgiaair.org

Ora avevo tutto a disposizione per poter iniziare i lavori di riparazione.

fig.2
fig.2

Commutatore di banda

fig.3
fig.3

Il commutatore di banda  può selezionare:

  • :le onde corte, da 5,6 a 12,2 MHz,;
  • le onde medie da 535 KHz a 1620 KHz ;
  • 6  stazioni programmabili nell'ambito delle onde medie..

In fig. 3 è rappresentato il commutatore.

Nelle figg. 4 5 e 6 è rappresentata la posizione dei contatti relativamente alle onde corte, alle medie ed alla posizione in automatico.

fig.4
fig.4
fig.5
fig.5
fig.6
fig.6

Troobleshooting e riparazione

alimentazione

fig.7
fig.7

La tensione di rete viene raddrizzata ad onda intera dal doppio diodo 5Y3 (fig.7).

Poichè la radio è alimentata a 110 V c.a. ho dovuto inserire all'interno del mobile un trasformatore 220/110 i cui capi del secondario sono stati collegati a quelli del primario del trasformatore in dotazione alla radio.

Le placche del diodo sono alimentate dai capi del secondario a 210 Vca del trasformatore di alimentazione.

La riduzione della tensione di alimentazione si sarebbe potuta ottenere anche in altro modo; a proposito vedi il capitolo "Adattamento alla tensione di rete" .

La presa intermedia di tale secondario è collegata a massa tramite una resistenza da 10 Ω da cui viene derivata la tensione di polarizzazione di alcune valvole.

Il trasformatore ha altri due secondari , uno a 5 V per l'alimentazione del filamento della 5Y3 ed uno a 6,3 V per l'alimentazione in parallelo di tutte le altre valvole.

La corrente pulsante ad onda intera  ottenuta passa attraverso il filtro a pi greco costituito da due condensatori elettrolitici da 30 μF, uno da 300 l'altro da 350 V, da me sostituiti con due elettrolitici da 48 μF 400V e da una induttanza di filtro che altro non è che la bobina di campo dell'altoparlante .

I due condensatori sono inseriti in un involucro in alluminio che contiene anche il condensatore da 20 μF 25 V da me sostituito con uno di pari caratteristiche  che serve a livellare la tensione continua negativa che si rivaca ai capi della resistenza di 10 Ω di cui si è già parlato. 

La sostituzione degli elettrolitici si è resa necessaria perchè col misuratore di ESR ho riscontrato dei valori non accettabili che sconsigliavano perfino la loro rigenerazione.

 

sezione ad audio frequenza

fig.8
fig.8

L'amplificazione finale del segnale a bassa frequenza, preamplificato dalla sezione triodo della 6SQ7, viene effettuata dalle due 6K6GT in configurazione push pull.

Le funzioni di triodo invertitore di fase vengono svolte dalla sezione triodo di una seconda 6SQ7 (fig.8).

Il trasformatore d' uscita con primario a presa centrale per le esigenze della configurazione push pull, provvede anche all'adattamento di impedenza delle finali all'altoparlante che in questo caso è elettrodinamico e la cui bobina di campo viene ipiegata anche come impedenza di filtro nel circuito di alimentazione.

rivelazione

Alla rivelazione provvedono i due diodi, uniti, della 6SQ7;  il segnale prelevato  da un potenziometro di volume da 1MΩ collegato al secondario della seconda media frequenza, viene portato attraverso un condensatore da 20 nF alla griglia della sezione triodo della stessa valvola.

La griglia di tale valvola è polarizzata da una tensione negativa derivata ai capi della resistenza da 10 Ω collegata alla linea di alimentazione attraverso un serie di resistenza di alto valore.

Tale tensione continua negativa è livellata dal condensatore da 20μF 25 V che,unitamente ai due condensatori elettrolitici di alimentazione, fa parte di un codensatore triplo.

 In fase di restauro i tre condensatori sono stati sostituiti con condensatori di pari valore in modo non invasivo, è stato utilizzato infatti l'involucro svuotato dei vecchi condensatori all'interno del quale sono stati inseriti i nuovi.

Parte della tensione rivelata viene utilizzata per il circuito CAV indicato in rosso nella fig.2

sezione a frequenza intermedia

La media frequenza è pari a 455KHz.

Lo stadio è costituito da due trasformatori di media frequenza formati da due bobine  accordate grazie a due condensatori fissi da 115pF e ad un nucleo di ferrite regolabile inserito  in ognuna di esse.

Il pentodo 6SG7 provvede all'amplificazione della media frequenza proveniente dal primo trasformatore; dalla placca della valvola la media frequenza amplificata, filtrata dal secondo trasformatore, viene iniettata nella placca del diodo rivelatore della 6SQ7.

sezione a radio frequenza

fig.9
fig.9

 

Nelle figg. 9, 10  e 11  sono esplicitate  le configurazioni del circuito a radio frequenza nei tre casi di posizione del cambio banda  relativi rispettivamente alle onde corte (fig.9) , alle onde medie (fig.10)  alla posizione automatica (fig.11).

 

fig.10
fig.10

La valvola 6SG7 funge da mescolatrice e il triodo 6j5 da oscillatore.

 

La media frequenza prodotta è pari a 455 KHz.

L'oscillatore locale è in configurazione Hartley con alimentazione in serie.

fig.11
fig.11

allineamento

Le operazioni da compiere per la taratura e l'allineamento per l'allineamento sono riportate nella sottostante fig. 12 tratta dal sito su richiamato.

galleria fotografica