CGE mod. 1586 -Audioletta-

supereterodina a comando unico AM ed FM

schema
fig.1

Audiolatta era prodotta dalla Compagnia Generale di Elettricità , più nota con l'acronimo di CGE,  società per azioni italiana produttrice di elettronica e di elettrotecnica.

Venne fondata  a Milano nel 1921 come divisione italiana del gruppo industriale USA  General Electric.

Inizialmente la società si  occupava della commercializzazione di apparecchi radioricevitori della RCA. Verso la fine degli anni venti cominciò a diventare produttrice di apparecchi radiofonici.

Negli  anni trenta la CGE era  tra le prime società a livello nazionale sia nella produzione che nel mercato delle radio. 

I modelli  Audioletta, Consoletta e Radio Balilla riscossero grande successo.

Nel 1941 la CGE acquisì la FAR (ex SAFAR), creò la FIAR (Fabbrica Italiana Apparecchi Radio).

Nel secondo dopoguerra  l'attività produttiva della CGE si estese alla produzione di  elettrodomestici e ai televisori.

 Nel 1958 acquisì il marchio della Unda.

 Nel 1966, la produzione elettrotecnica delle CGE confluì nella Ansaldo-San Giorgio. Nel settore dell'elettronica di consumo la CGE rimase attiva negli anni successivi fino al 1994, quando cessò definitivamente l'attività.

Troobleshooting e riparazione

NOR323
fig.2

Audioletta è una supereterodina a comando unico a modulazione di ampiezza e di frequenza.

il gruppo a radio frequenza della FM è costituito dal solito doppio triodo ECC85  (V1) il cui filamento è alimentato a 6,3V in parallelo, da un trasformatore a radio frequenza semi aperiodico  in ingresso (T6), dal circuito di sintonizzazione e dall'oscillatore locale (T7); questi ultimi mantengono una differenza di frequenza di 10,7 MHz (frequenza intermedia) grazie ad un unico comando che  fa variare l' induttanza di entrambi.

Fa parte inoltre del gruppo anche un primo trasformatore di media frequenza accordato a 10,7MHz (T5).

Il resto dell'apparecchio è comune alla FM ed alla AM.

In particolare la valvola V2, che è una HCH81 oppure una 12A18, quando l'apparecchio funziona in FM viene utilizzata, nella parte eptodo, come primo amplificatore di media frequenza, la parte triodo in commutazione FM non viene utilizzata.

La V2 in commutazione AM viene invece utilizzata come miscelatrice, funzione che, nella FM, viene svolta dal secondo triodo della V1; il filamento della V2 è alimentato in serie ed ha una tensione di 12V.

Le altre valvole svolgono le seguenti funzioni:

  • la V3 (12BA6)  è un pentodo, secondo amplificatore di media frequenza per la FM e primo amplificatore di media frequenza per la AM, il suo filamento è alimentato in serie ed ha una tensione di 12V;
  • la V4 (HABC80 oppure 19T8) è un triplo diodo triodo; due diodi vengono utilizzati per la la rivelazione a rapporto, della FM un diodo per la rivelazione della AM; il triodo comune alla  FM ed alla AM è il preamplificatore del segnale rivelato, il suo filamento è alimentato in serie ed ha una tensione di 19V.
  • la valvola V5 è un pentodo finale di potenza; il suo filamento è alimentato a 6,3V in parallelo.

In fase di riparazione ho dapprima alimentato la radio, per precauzione, ad una tensione pari a 120 V, circa la metà di quella normale, per verificarne il funzionamento.

La radio non ha dato alcun segno di vita, nessun rumore, nessun fruscio sebbene le valvole si accendessero tutte.

Ho verificato dapprima l'altoparlante.....era interrotto ...sostituito l'altoparlante con un altro di prova la radio ha iniziato a fare qualche fruscio, ho lasciato per una buona mezz'ora la tensione di alimentazione dimezzata, ho verificato l'assenza di surriscaldamenti anomali e soprattutto  che la tensione di polarizzazione della griglia della finale si mantenesse ai previsti valori negativi.

Avuta la certezza che i condensatori di filtro fossero efficienti, dopo averne verificato l'ESR isolandoli dal resto della radio, ho dato la tensione normale di 230V dopo aver ristabilito i loro collegamenti.

Il fruscio è aumentato ma non ho sentito alcun suono che potesse in qualche modo rasserenarmi e soprattutto, agendo sul potenziometro, il livello del fruscio rimaneva costante.

La radio non funzionava; oltre all'altoparlante interrotto c'era qualcos'altro, c'era qualcosa che non andava nel potenziometro.

Osservando la radio con più attenzione ho visto che il condensatore  C61 che collega il potenziometro di volume alla griglia della preamplificatrice  aveva un aspetto anomalo, il catrame di isolamento fuoriusciva dal contenitore come se in passato avesse raggiuunto temperature eccessive.

Ho immediatamente sostituito questo condensatore di 10 nF con altro di opportune caratteristiche unitamente al condensatore C60 anch'esso di 10 nF che ad occhio  non mi ispiravano grande fiducia.

Ho fatto bene, entrambi erano in perdita.

La loro sostituzione ha sortito gli effetti sperati, la radio ha ripreso a funzionare.

 

NOR 323
fig.3

Ho sostituito anche il condensatore C52 da 2 micro F e, poichè, nelle stazioni a modulazione di ampiezza era presente un eccessivo ronzio ho aggiunto una presa di terra collegata allo chassys in tensione (la radio è alimentata con un autotrasformatore) attraverso un condensatore da 33nF 600V. Per precauzione ho sostituito anche il condensatore C62 da 10nF che unisce la placca della preamplifucatrice alla griglia della finale attraverso una resistenza di 100 K . Questo condensatore ha una grande importanza infatti separa la griglia della finale dalla anodica;un eventuale cattivo funzionamento del condensatore, noto come "il condensatore" può portare la griglia a tensioni positive , ad un aumento quindi della corrente con possibile danneggiamento del trasformatore d'uscita e di quello di alimentazione; insomma la radio va a farsi benedire. E' stato necessario sostituire pure il rudimentale circuito integrato NOR323 (vedi fig.2 e fig.3) che era incrudito dalle temperature elevate sopportate in passato ed aveva i valori delle resistenze e del condensatore ben lontani da quelli previsti in origine. Nella fig.1, in rosso, sono evidenziati gli interventi eseguiti.

prove d'ascolto

galleria fotografica